20080331

Chiuso! (uova di Pasqua parte 5)

Quando abbiamo due mezzi gusci possiamo unirli per fare un uovo (!?). Nella foto: fondente fuori e bianco dentro per il mezzo uovo superiore, al latte con riso soffiato per quello inferiore, il tutto chiuso con cioccolato bianco e... non dimenticate la sorpresa!!

Per facilitare le operazioni, il mezzo uovo inferiore l'ho appoggiato su una specie di nido fatto con un asciugamano (pulito!).

Se volete essere esagerati, fate come ho fatto io: per maneggiare le mezze uova ho usato guanti di cotone tenuti 20/30 minuti in frigo sui quali ho infilato guanti alimentari usa e getta.

Una volta chiuso l'uovo, lasciate raffreddare il cioccolato a temperatura ambiente, poi incartate a piacere, io ho usato della carta trasparente e un bel nastro di tela colorato, il risultato e' particolare e secondo me molto carino. Conservate in luogo fresco, ma non in frigo!

E' stata dura, ma ne valeva la pena! Ora siete pronti per regalare a qualcuno il frutto delle vostre fatiche...

Prossimamente, giusto perche' non sono goloso e non mi sono appassionato: cioccolatini!

20080330

Siamo a meta' (uova di Pasqua parte 4)

Versate il cioccolato fuso nello stampo (asciugate il fondo del tegame!) per un'altezza di 3 o 4 cm, considerando comunque che quello in eccesso verra' recuperato. Ora, muovendo lo stampo, si procede a ricoprire tutto il semi-uovo senza lasciare buchi o imperfezioni poi recuperate il cioccolato in eccesso colandolo nuovamente nel tegame (senza rimetterlo a bagno maria). Aspettate 2 o 3 minuti, quando il cioccolato inizia a solidificare appoggiate lo stampo capovolto (con la gobba verso l'alto) su una telia. Attendete ancora qualche minuto e ripetete tutta l'operazione, in modo da ottenere uno spessore sufficientemente solido. A piacere, potete complicare questa seconda fase usando un cioccolato diverso e/o aggiungendo pistacchi, mandorle, nocciole, riso soffiato, etc. Lasciate riposare per 10 minuti a temperatura ambiente, poi in frigo (almeno mezz'ora) nella zona meno fredda. Se tutto e' andato bene... magia: il mezzo uovo si e' staccato da solo dallo stampo.

Siete pronti per l'altro mezzo uovo...

Se il cioccolato era troppo caldo o se e' molto caldo l'ambiete dove state lavorando, i tempi ovviamente si allungheranno.

Io ho preparato tre uova, quindi sei mezze uova: una fondente, una fondente con pistacchi a pezzettini (quella della foto), due fondente fuori e bianco dentro, due al latte con riso soffiato.

Continua...

20080328

Il cioccolato (uova di Pasqua parte 3)

La lavorazione del cioccolato e' la cosa piu' complessa. Innanzitutto va fatto fondere a bagnomaria. E' importante che l'acqua non arrivi a toccare il contenitore che contiene il cioccolato, perche' si scalderebbe troppo velocemente; anche il fuoco mantenetelo al minimo, l'acqua non dovrebbe bollire.

Attenzione anche a non bagnare il cioccolato durante le varie fasi di lavorazione. Usate quindi tegami, contenitori e strumenti asciutti e tenete qualcosa a portata di mano per asciugare eventuali gocce dovute al vapore.

Per ottenere un cioccolato lucido e resistente, e' necessario procedere al temperaggio.

Esistono diverse tecniche, quasi tutte richiedono l'uso di molta attenzione e di un termometro da cucina. Se volete cimentarvi, i termometri si trovano a pochi euro su ebay, oppure a decine di euro nei negozi specializzati!

Io pero' ho usato una tecnica trovata su un libro che funziona senza termometro ed e' praticamente a colpo sicuro (l'ho usata 6 volte e ha funzionato 6 volte!). Dividete il cioccolato in 3 parti: 2 parti vanno a bagnomaria, 1 parte la tenete per la fase successiva. Fate fondere i 2/3 del cioccolato lentamente, quando avete un composto cremoso, toglietelo dal fuoco (asciugate il fondo del tegame!) e incorporate il restante cioccolato che avevate da parte, mescolando sempre con delicatezza. In questo modo abbassate la temperatura del composto. Dopo qualche minuto rimettete il tutto a bagnomaria per terminare la fusione. Raggiunta la consistenza desiderata siete pronti per lo stampo...

Continua...

20080327

Lo stampo (uova di Pasqua parte 2)

Come dicevo nel post precedente, lo stampo e' fondamentale per la buona riuscita finale. Io ho acquistato uno stampo in policarbonato rigido, le dimensioni esterne sono: 195x365 mm, per un'altezza di circa 95 mm.

Il mezzo uovo diventa di dimensioni: 175x260 mm e un'altezza di circa 90 mm. Insomma, bello grandino! Se volete avere dei riferimenti, il peso dell'uovo finito e' tra i 500 e i 600 grammi.

A Bologna il posto piu' comodo dove acquistarlo e' la mitica Drogheria della Pioggia, in via Galliera, dove troverete tanti accessori da cucina e tante leccornie!

Per quello che riguarda l'uso, lo stampo ovviamente deve essere ben pulito, non unto e non umido, qualcuno consiglia addirittura di passare all'interno un panno di cotone o un batuffolo di cotone idrofilo prima dell'uso. Va tenuto a temperatura ambiente, comunque tra i 18 e i 20 gradi.

Continua...

20080326

SI! PUO'! FARE! (uova di Pasqua parte 1)

Finalmente passata la Pasqua ecco il risultato delle mie fatiche: un uovo di Pasqua, con relativa sorpresa... in verita' ne ho preparati 3, ma il procedimento non cambia.

Se avete un po' di manualita', un po' di pazienza, un po' di voglia di sperimentare, ne vale sicuramente la pena. Per questa Pasqua oramai e' tardi, pero' potete prepararvi per tempo al prossimo anno, oppure, con un procedimento simile, confezionare dei cioccolatini squisiti.

Un po' per chi legge, un po' per mio riferimento, un po' per mettere insieme le informazioni trovate in giro su internet, lette sui libri e sperimentate di persona; descrivero' i punti chiave del procedimento (non tutti in questo post pero'!).

Intanto i principi fondamentali: la qualita' della cioccolata utilizzata e' fondamentale per la riuscita finale inoltre, per iniziare, e' bene cimentarsi con la cioccolata fondente, preferibilmente con percentuale di cacao sopra al 70%. Io ho usato normali tavolette Lindt acquistate al supermercato, meglio ancora (dicono) sarebbe usare il cioccolato da copertura da acquistarsi nei negozi specializzati.

Altrettanto importante e' lo stampo: migliore e' lo stampo, piu' e' facile da usare. In particolare per lavorare il cioccolato, gli stampi da utilizzare sono quelli in policarbonato rigido. Evitate quelli in silicone e, se non siete piu' che esperti, anche quelli in acciaio.

Continua...

20080322

Any sufficiently advanced technology is indistinguishable from magic.

Il 19 marzo scorso, alla bella eta' di 90 anni, e' morto Sir Arthur Charles Clarke, autore tra l'altro di 2001 odissea nello spazio dal quale e' stato tratto l'omonimo film (del 1968!!!).

A parte questo, ridendo e scherzando, siamo arrivati alla vigilia di Pasqua, quindi colgo l'occasione per augurare a tutti una strepitosa nonche' incredibile Pasqua.

Passata la festa e smaltiti i bagordi, mi rimettero' a fare esperimenti di cucina, anche perche' ho una sfida in ballo a base di profitterol e devo riuscire a produrre dei bigne' almeno decenti...

Per tutti i curiosi poi, non manchero' poi di svelare le mie fatiche tra i fornelli di questi ultimi giorni.

20080314

Libri

Adoro leggere. Avevo un po' perso questa buona abitudine, ma usare i mezzi pubblici aiuta.

Una recente follia e' stata di iniziare a leggere libri in lingua originale (solo in inglese pero'!). Lavorando nel campo dell'informatica, sono abituato a leggere documentazione e manuali in inglese; ho pero' sempre avuto un timore referenziale nell'affrontare un libro normale.

Mi e' stato prestato The human factor, mi sono armato di vocabolario e, dopo un inizio un po' stentato, devo dire che si legge bene. Fa un certo effetto... e ci si prende gusto...

Cercando cosa altro leggere, mi sono ritrovato in casa "Alice nel paese delle meraviglie", versione originale con testo a fronte. Perfetto! A parte la storia, sono rimasto meravigliato trovando riferimenti al numero 42 in un testo pubblicato nel 1965, ben prima quindi dell'avvento di Adams. Forse anche Charles Lutwidge Dodgson conosceva la risposta?

Il passo incriminato e': At this moment the King, who ad been for some time busily writing in his note-book, called out "Silence!" and read out from his book, "Rule Forty-two. All persons more than a mile high to leave the court."

Senza contare che la prima edizione del libro conteneva casualmente 42 illustrazioni...

Chissa'... intanto, in attesa del prossimo libro in lingua originale, sto per iniziare "Arte e tantra yoga" di Heinrich Zimmer...

20080310

Drin... drin...

Mi sono imbarcato in un'avventura... all'inizio pensavo fosse difficile, poi prendendoci la mano, le cose sono migliorate, certo non e' una passeggiata... ma di questo parlero' un'altra volta, documentando tutto, perche' deve essere una sorpresa...

Mi capita, invece, di prendere l'autobus alla mattina, sufficientemente presto (normalmente alle 6:30, ma mi e' capitato di prenderlo anche prima). A quell'ora, tipicamente, sono ancora mezzo addormentato, magari tento di leggere un libro (ah! anche di questo parlero' un'altra volta), magari sdormicchio (voce del verbo sdormicchiare...).

Regolarmente, gia' cosi' presto, suonano cellulari, gente che telefona e parla per delle mezze ore, messaggi ricevuti, messaggi spediti... per non parlare delle suonerie!!

...alle 6:30 di mattina???

C'e' qualcosa che non va... forse sono io che sono fuori dal mondo, accendo il cellulare quando arrivo in ufficio e lo spengo prima di andare a letto... si', decisamente sono io quello che sbaglia e, a dire il vero, in questo caso ne sono felice!

20080305

Festa

Ogni occasione e' buona per festeggiare. Domenica scorsa ho passato una bella serata con una cena interamente preparata da me. Gnocchetti alla romana come primo, mi dispiace solo di non averli fotografati perche' a forma di stella erano molto carini. Polpettone alla panna di secondo, era il primo tentativo, devo dire che e' venuto anche buono, delicato, con contorno di zucchine e carote. Ovviamente era fatto in casa anche il pane. Per dolce, un cavallo di battaglia: ciambella cioccolato e amaretti, non si sbaglia mai...
...ovviamente, alla fine, un bicchierino di liquore alla liquirizia, che ci sta sempre bene.

Che dire... sempre pronto a ripetere...